Quando si parla di lavanda il pensiero corre immediatamente ai campi che caratterizzano il panorama della Provenza. Tutta questa magia, che riporta subito a delle calde serate estive, può però essere ricreata anche nell’intimità della propria abitazione. La lavanda in vaso in casa può essere coltivata benissimo, ma rispettando alcuni accorgimenti: ecco quali sono i passaggi fondamentali per godere a lungo della sua bellezza.
Consigli pratici per coltivare la lavanda in vaso
I motivi per cui si potrebbe decidere di coltivare la lavanda in vaso all’interno di un ambiente chiuso come quello casalingo possono essere molti, andando da quello puramente estetico ad uno più salutare. Oltre a questo, poi, si tratta di una specie che non richiede particolari conoscenze tecniche o una naturale propensione verso il giardinaggio.
Nonostante sia una delle migliori piante da esterno, è possibile avere una splendida lavanda in vaso sul balcone o anche in un salone o qualsiasi stanza assolata senza troppa fatica. Importante, però, è seguire dei passaggi essenziali per la riuscita dell’impresa come la scelta dei semi giusti e ovviamente del terriccio migliore.

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Scegliere la varietà di lavanda giusta per la coltivazione al chiuso
La lavanda trova il suo habitat naturale essenzialmente all’esterno e a terra. Nonostante questo, però, la sua coltivazione al chiuso non è un’impresa impossibile purché si scelga la varietà giusta. Alcuni semi, infatti, dimostrano di avere un tasso maggiore di adattabilità all’indoor e all’interramento in vaso rispetto ad altri. Se si vuole dunque provare ad avere il proprio angolo di Provenza in casa è fondamentale acquistare queste varianti:
- Lavandula angustifolia: varietà compatta e profumata, perfetta per ambienti interni.
- Lavandula stoechas: tollera meglio l’umidità e ha fiori particolarmente decorativi.
- Lavandula dentata: cresce bene in vaso ed è adatta a climi miti.
In caso di dubbi, poi, è sempre bene farsi guidare da un esperto del settore, rivolgendosi a un fioraio o a un vivaio. Sottovalutare questo primo passaggio, infatti, vuol dire avere la possibilità di rovinare l’effetto finale.
La scelta del vaso ideale per la lavanda
Quando si decide di non mettere una pianta a dimora a terra, è essenziale dedicare del tempo alla scelta del vaso giusto. Questo, infatti, è un elemento determinante per lo sviluppo e la crescita successiva. Un principio di base, dunque, che vale anche per avere una lavanda florida e pienamente in salute.
A questo punto, però, è inevitabile porsi un quesito: come deve essere il vaso perfetto per la lavanda? Per prima cosa, infatti, ha la necessità di essere ampio e profondo. Questo spazio, infatti, è necessario alle radici per espandersi e permettere alla pianta di crescere senza andare in sofferenza.
Altro aspetto essenziale, poi, sono i fori posti alla base per il giusto drenaggio. In questo modo, infatti, si evitano ristagni idrici che possono causare marciume radicale. Per finire, poi, è consigliato selezionare un modello in terracotta: questo materiale favorisce infatti la traspirazione e il mantenimento di un terreno asciutto.
Usare il terriccio perfetto
Una volta scelta la pianta giusta e il vaso perfetto, è la volta di occuparsi del terriccio, ossia del nutrimento che la lavanda deve ricevere per crescere nel migliore dei modi anche al chiuso. Nel caso specifico di questa pianta è opportuno andare a selezionare un terreno ben drenato, leggero e alcalino. Per ottenerlo si consiglia di utilizzare un composto formato da:
- un 70% di terriccio universale;
- un 20% di sabbia o perlite per migliorare il drenaggio;
- e un 10% di torba o compost da cui trarre tutte le sostanze nutritive.
L’utilizzo di una mistura sbagliata nelle sue proporzioni, infatti, potrebbe causare un eccessivo nutrimento o un impoverimento. In entrambi i casi si creerebbe uno stato di sofferenza che potrebbe portare alla morte della pianta.
Fare attenzione alla giusta esposizione
Per qualsiasi pianta la luce rappresenta la vita stessa. Nonostante questo, però, alcune varietà richiedono una esposizione più ombreggiata. Questo, però, non è sicuramente il caso della lavanda. In natura, infatti, la pianta cresce in campi sterminati, spesso battuti dal sole. Un aspetto che, in qualche modo, è necessario riproporre anche per un vaso all’interno di un appartamento.
Nello specifico, dunque, per coltivare la lavanda in vaso in casa sono necessarie almeno 6-8 ore di luce diretta al giorno. L’ideale, dunque, sarebbe posizionarla vicino a una finestra esposta a sud o ovest. Se la luce naturale poi non fosse sufficiente, è sempre possibile utilizzare lampade a LED per piante.
Irrigazione: quante volte va annaffiata la lavanda in vaso?
L’irrigazione è un aspetto critico nella coltivazione della lavanda. La pianta, infatti, tollera bene la siccità e, di contro, soffre l’eccesso d’acqua. Ecco, dunque, come comportarsi:
- In estate, annaffiare ogni 7-10 giorni, verificando sempre che il terreno sia asciutto prima di procedere.
- In inverno, ridurre le annaffiature a una ogni 15 giorni o meno, per evitare ristagni idrici.
Per evitare di arrecare danno a questa pianta che tra l’altro è anti zanzara, poi, è consigliato usare un preciso metodo di irrigazione. Questo prevede di versare l’acqua direttamente sul terreno senza bagnare le foglie. In questo modo, infatti, si previene la formazione di muffe.

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Come tenere la pianta di lavanda in casa?
La lavanda esprime il massimo della sua bellezza piantata a terra all’interno di uno spazio esterno. Nonostante questo, però, può crescere anche in un vaso in casa, quindi fungere da pianta per la camera da letto ad esempio, purché si tengano presenti delle necessità specifiche che riguardano il livello di umidità, la concimazione e la potatura.
Posto che la pianta necessiti di luminosità e areazione, sono assolutamente da evitare ambienti troppo umidi come il bagno o la cucina. Di contro, una pianta di lavanda in camera da letto potrebbe trovare un habitat giusto. Questa varietà, infatti, ama decisamente condizioni esterne più secche. Lo stesso vale per il suo terreno che, infatti, deve essere irrigato quando lo si avverte asciutto.
Altrettanto importante, poi, è la potatura. Perché cresca nel migliore dei modi, infatti, la pianta deve essere alleggerita. Questo equivale a rimuovere i fiori secchi e accorciare i rami dopo la fioritura. Per finire, è fondamentale saper gestire la concimazione nel migliore dei modi. In questo caso è opportuno utilizzare un prodotto leggero e organico da somministrare una volta al mese durante la stagione di crescita. Attenzione, però, ad evitare eccessi che potrebbero compromettere la fioritura.
Dove tenere la lavanda in vaso?
Come per qualsiasi altra pianta, anche per la lavanda è importante essere collocata nella posizione giusta, soprattutto se si cresce in un vaso al chiuso. In questo caso, come già specificato, si consiglia di posizionarla vicino a una finestra esposta a sud o ovest, dove possa ricevere almeno 6-8 ore di luce solare diretta al giorno. Ricorda, infatti, che è anche una delle piante che attirano farfalle bellissime in giardino. Da evitare assolutamente, dunque, sono angoli bui o stanze con scarsa illuminazione naturale.
Altrettanto negativi poi sono fonti di calore e umidità eccessiva come termosifoni, stufe, bagni o cucine. Al contrario, la lavanda predilige luoghi ben ventilati ma senza correnti d’aria troppo forti che potrebbero danneggiare la pianta. La lavanda, infatti, predilige temperature tra i 15 e i 25°C.
Perché la lavanda in vaso si secca?
Nonostante tutti gli sforzi fatti, ci si potrebbe ritrovare con una lavanda in vaso che muore. Questo dipende essenzialmente da tre fattori che corrispondo ad altrettanti errori di manutenzione: eccesso d’acqua, mancanza di luce o substrato inadeguato.
È fondamentale, infatti, ricordare che la lavanda non necessita di una irrigazione eccessiva e costante: di media questa deve avvenire ogni 7-10 giorni in estate e ogni 15 giorni in inverno. Prima di innaffiare, comunque, è sempre bene testare con mano la condizione del terreno per capire se è asciutto o ancora umido.
Per quanto riguarda gli altri due aspetti, rispondono a delle necessità precise della pianta per crescere. La luce è un elemento essenziale come la qualità del terriccio che deve essere ben mixato e non troppo carico di nutrienti.
Usi e benefici della lavanda in casa
Come detto in precedenza, si può scegliere di coltivare questa pianta per molti motivi diversi. Tra questi ci sono anche non pochi benefici che la lavanda in casa può donare. Questi sono sicuramente i più importanti:
- Aromaterapia: il suo profumo rilassa e favorisce il sonno.
- Purificazione dell’aria: aiuta a tenere lontani insetti e migliora la qualità dell’aria.
- Decorazione naturale: il suo aspetto elegante arricchisce ogni ambiente.
- Uso in cucina: i fiori possono essere utilizzati per aromatizzare dolci e tisane.
- Proprietà rilassanti: perfetta per bagni aromatici o sacchetti profumati per cassetti e armadi.
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