Il risparmio idrico è diventata una problematica evidente da controllare soprattutto nei piccoli gesti. Questo vuol dire che è sempre più importante essere consapevoli di quanto consumiamo durante le attività quotidiane come, ad esempio, quelle dedicate alla cura personale. La questione, in particolare, si concentra su una tematica essenziale: il consumo di acqua in doccia è maggiore rispetto alla vasca da bagno? Partendo dal presupposto che la scelta dipende molto dalle abitudini personali, è importante essere consapevoli dell’esistenza di alcuni accorgimenti per ridurre gli sprechi e fare la differenza.
Si consuma più acqua con la doccia o con la vasca da bagno?
Rispondere a questa domanda in modo completo e immediato non è semplice. Molto dipende infatti da alcuni dati variabili come, ad esempio, il modo in cui vengono utilizzate doccia e vasca. Parlando in modo generale è però possibile affermare che la doccia viene considerata più efficiente dal punto di vista idrico rispetto al bagno. Questo, però, solo se la sua durata ha un tempo contenuto di 3-5 minuti. In questo modo si ha infatti un minor spreco rispetto ad una vasca completamente riempita.
Tuttavia, se si prolunga la doccia oltre i 10 minuti e si utilizza un soffione a flusso libero la situazione cambia completamente. In questo caso il consumo può facilmente superare quello di un bagno con ben 16 litri di acqua al minuto.
Un valore altrettanto importante è dunque rappresentato dalla questione del tempo trascorso sotto un soffione. È inoltre bene ricordare un’altra variabile da non trascurare: il tipo di doccetta che si decide di montare. Quelle moderne con riduttori di flusso possono ridurre notevolmente il consumo di acqua, garantendo comunque la corretta pulizia del corpo e una sensazione di benessere.

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Quanta acqua si consuma facendo la doccia?
È possibile riuscire a fare una stima del consumo di acqua durante una doccia attraverso la considerazione dei tre fattori principali: durata, tipo di soffione e pressione dell’acqua. In media sono questi i dati ottenuti:
- Una doccia di 3 minuti consuma tra 35 e 50 litri d’acqua.
- Una doccia di 5 minuti consuma tra 75 e 90 litri di acqua.
- Una doccia di 10 minuti, senza riduttore, può arrivare a consumare ben 150-180 litri di acqua.
Come già evidenziato il soffione utilizzato incide molto. Quelli tradizionali, infatti, possono avere una portata di 15-18 litri al minuto, mentre i modelli moderni con riduttori integrati arrivano anche a 6-8 litri al minuto, dimezzando nettamente il consumo.
Anche il comportamento personale è determinante. Se si lascia scorrere l’acqua continuamente, anche per insaponarsi o applicare il balsamo, il consumo aumenta. Chi invece chiude il rubinetto durante queste fasi può ridurre notevolmente lo spreco.
Quanta acqua si utilizza riempiendo una vasca da bagno?
Riempire una vasca comporta un consumo d’acqua molto superiore rispetto a una doccia breve. Un modello standard di vasca da bagno può contenere tra 100 e 160 litri d’acqua a seconda delle sue dimensioni e del livello di riempimento. Questo significa che un singolo bagno può usare anche il doppio o il triplo dell’acqua rispetto a una doccia di 3-5 minuti.
In sostanza, dunque, il consumo d’acqua per un bagno può essere fino a quattro volte superiore a quello di una doccia. Naturalmente, il confronto dipende sempre dalla durata di quest’ultima. È pertanto facile arrivare alla conclusione che una doccia breve, soprattutto con un soffione a basso flusso, porti ad un consumo inferiore rispetto al riempimento completo di una vasca.

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Consigli per risparmiare acqua mentre si fa la doccia o il bagno
La necessità di risparmiare acqua non deve essere identificata con la rinuncia al proprio comfort, ma solamente con una maggiore presa di coscienza delle proprie responsabilità. Agendo in questa ottica, è bene conoscere delle piccole ma efficaci strategie per ridurre i consumi durante le attività dedicate alla cura personale.
- Controllare la durata della doccia: limitare il tempo da trascorrere sotto l’acqua è la prima regola d’oro. Una doccia di 5 minuti, infatti, è spesso più che sufficiente per lavarsi in modo completo. Per tener conto della durata, poi, alcuni utilizzano timer da doccia o si aiutano con una canzone di durata fissa.
- Chiudere l’acqua quando non serve: durante l’insaponatura, la rasatura o l’applicazione di trattamenti per i capelli, è buona pratica chiudere il flusso d’acqua. Questa semplice abitudine può portare a un risparmio di decine di litri ogni volta.
- Installare soffioni a risparmio idrico: le docce ecologiche o i soffioni con riduttori di flusso permettono di mantenere una buona pressione dell’acqua usando però meno litri al minuto. Sono economici, facili da installare e contribuiscono a ridurre sia il consumo idrico che quello energetico.
- Riutilizzare l’acqua del bagno: in alcuni casi, l’acqua della vasca può essere riutilizzata per altri scopi, come il lavaggio dei pavimenti o per scaricare il WC. Non è una pratica comune in tutte le case, ma può essere un’opzione sostenibile.
- Evitare di riempire completamente la vasca: se non si vuole rinunciare a un bagno rilassante, è possibile riempire solo parzialmente la vasca, risparmiando decine di litri.
- Verificare la presenza di perdite: un rubinetto che gocciola o un tubo con microperdite può sprecare centinaia di litri in un mese. Il consiglio è quello di controllare regolarmente gli impianti e intervenire tempestivamente è fondamentale.
Per finire, uno dei consigli più importanti: l’educazione familiare alla responsabilità. In modo particolare è essenziale iniziare fin da subito a spiegare ai bambini e agli altri membri della famiglia i metodi per risparmiare acqua in casa. Questo, infatti, è un passo essenziale per non imporre costrizioni o regole ma andare a costruire buone abitudini condivise.
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