Il tappeto è uno dei complementi di arredo più funzionali per conferire immediatamente personalità e stile ad uno spazio, e questo vale sia per gli ambienti interni che quelli esterni. Questo vuol dire che, se all’interno di un open space mostra tutta la sua funzionalità nell’andare a creare e delimitare una zona, anche in un terrazzo o in uno spazio esterno un tappeto può dividere otticamente l’area dedicata al tavolo da pranzo e quella del set di sedute. Ma qual è il miglior materiale per un tappeto da esterno e come riuscire ad individuarlo? Oltre al fattore estetico, è essenziale orientarsi tra opzioni in grado di resistere nel tempo.
Polipropilene, il re dei tappeti da esterno
Quando si decide di voler arredare un terrazzo con un elemento potenzialmente insolito come un tappeto, una delle scelte migliori da fare, con molta probabilità, è il polipropilene, essendo uno dei materiali più utilizzati per elementi da esterno. Si tratta infatti di una fibra sintetica resistente all’umidità, alla muffa e ai raggi UV, il che la rende perfetta per giardini, terrazzi e balconi.
A queste qualità si aggiunge anche il fatto che non assorbe l’acqua, il che vuol dire che può essere lasciato tranquillamente all’aperto anche durante un acquazzone. Un tappeto realizzato in questa fibra tende ad asciugarsi velocemente e, soprattutto, non sviluppa cattivi odori. Nello specifico queste sono le caratteristiche positive del polipropilene:
- Estrema resistenza agli agenti atmosferici.
- Facile da pulire con un getto d’acqua o una semplice spazzola.
- Leggero e disponibile in molti design e colori.
Nonostante si tratti di una delle opzioni migliori sul mercato dal punto di vista tecnico e della resistenza all’usura, questo materiale presenta anche dei limiti. Il più evidente è la sua tendenza a scolorire leggermente a causa della prolungata esposizione al sole. In secondo luogo, potrebbe risultare meno morbido rispetto ad un tappeto realizzare con fibre naturali.

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Poliestere, colore brillante e buona resistenza
Sempre nell’ambito della famiglia dei materiali sintetici è possibile fare riferimento al poliestere, molto utilizzato nei tappeti da esterno riuscendo a modulare estetica con necessità tecniche.
Il poliestere è noto per la sua brillantezza nei colori e la buona resistenza agli agenti atmosferici ed è proprio grazie a queste caratteristiche che si adatta agevolmente a chi è alla ricerca di uno stile decorativo senza, però, rinunciare alla vivacità cromatica nel tempo. Questi i motivi per cui valutare un tappeto da esterno in poliestere:
- Colori vivaci e resistenti alla luce solare.
- Superficie morbida e confortevole al tatto.
- Buona resistenza a macchie e umidità.
Rispetto al polipropilene, però, il poliestere è decisamente meno resistente all’usura e trattiene con più facilità lo sporco nelle sue fibre. Nonostante tutto, è un’opzione assolutamente valida per chi è alla ricerca di una soluzione non troppo impegnativa dal punto di vista economico dando la priorità al comfort visivo.
Nylon, la soluzione robusta e durevole
Il nylon è presente ormai da molti decenni nelle produzioni tessili legate all’arredo: d’altronde si tratta di uno dei materiali sintetici più resistenti in assoluto. Non è un caso che trovi oggi un forte impiego anche nei tappeti da esterno e, in particolare, risulta perfetto da collocare in zone di grande passaggio.
Tra le qualità migliori del nylon, infatti, c’è la resistenza all’abrasione e la capacità di mantenere la forma anche sotto il peso dei mobili da giardino. Nello specifico ecco gli aspetti positivi:
- Resistenza eccezionale all’usura e al calpestio.
- Elevata elasticità, che impedisce deformazioni.
- Buona durata anche in ambienti umidi.
Come per il poliestere, anche in questo caso ci si trova di fronte ad una fibra sensibile ai raggi solari. Questo vuol dire che un tappeto da esterno realizzato in nylon potrebbe scolorire nel tempo. Oltre a questo è bene sapere che tende ad assorbire maggiore umidità rispetto al polipropilene, quindi si sconsiglia di posizionarlo nelle vicinanze di una piscina.
PVC, praticità e impermeabilità
Per chi è alla ricerca di una soluzione moderna, pratica e che non richieda un’eccessiva attenzione i tappeti da esterno in PVC o vinile potrebbero rappresentare la scelta giusta. Sono apprezzati per la loro impermeabilità assoluta e la facilità di pulizia, un risultato che si deve alla struttura intrecciata o forata che lascia defluire l’acqua, rendendoli perfetti per ambienti bagnati come piscine e docce esterne. Ecco le caratteristiche di un prodotto in PVC:
- è completamente impermeabile.
- Facile da pulire con una semplice passata di straccio o getto d’acqua.
- Antiscivolo, ideale per zone a rischio caduta.
Come spesso accade però, la praticità non si accompagna allo stile: un tappeto in PVC è destinato ad essere un prodotto meno elegante e decorativo rispetto ad altre soluzioni. Da segnalare anche la sua rigidità al tatto, caratteristica che non lo rende la scelta migliore per una zona dedicata al relax. Perfetta, invece, è la sua collocazione nei pressi di una piscina o docce da esterno.

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Juta sintetica, effetto naturale senza fragilità
Quando si sceglie di arredare e decorare uno spazio esterno spesso si desidera riprodurre uno stile naturale nei colori come nei materiali. Una soluzione capace di accomunare senso estetico e qualità tecniche, è la juta sintetica. Grazie al suo utilizzo molti tappeti da esterno oggi imitano l’aspetto rustico delle fibre vegetali, ma sono realizzati in materiali trattati per resistere alle intemperie.
Ecco perché scegliere un tappeto in juta sintetica:
- Ha un aspetto naturale e texture calda.
- Alta resistenza all’umidità e agli agenti esterni.
- È un ottimo compromesso tra estetica e funzionalità.
Perfetti per arricchire verande coperte, zone pranzo esterne o salottini all’aperto dal gusto rustico, questi tappeti presentano però anche dei piccoli svantaggi. I più rilevanti riguardano la difficoltà di pulirli in profondità e la loro tenuta nel tempo. Il rischio è che si sfilaccino, soprattutto se sono di bassa qualità. Per questo motivo si consiglia di non risparmiare sulla materia prima per una futura ottimizzazione della spesa. In altre parole: sì alla juta sintetica, ma di qualità.
Cocco, tradizione e sostenibilità
Fino a questo momento i materiali presi in considerazione sono stati tutti di derivazione sintetica. Se però si desidera arredare il proprio spazio esterno con una maggiore attenzione alla sostenibilità, è possibile far ricadere la propria scelta su dei tappeti in cocco. Sono realizzati con fibre naturali provenienti proprio dalla noce di cocco, una caratteristica che li rende ecologici, biodegradabili e molto resistenti all’abrasione.
Nello specifico ecco quali sono le caratteristiche:
- È un materiale naturale, ecologico e biodegradabile.
- Ha una superficie ruvida, ottima per pulire le suole.
- Ha un aspetto rustico e artigianale.
Tuttavia, i tappeti in cocco sono più delicati sotto l’aspetto climatico visto che temono l’acqua e i raggi UV. Considerata la delicatezza di questo materiale, è consigliabile collocare un eventuale tappeto in zone specifiche come ingressi esterni coperti o ambienti protetti dove si desidera un tocco naturale e sostenibile.
Bambù, eleganza orientale e buona resistenza
Ultimo, ma non per importanza, arriva il bambù. Si tratta di un materiale elegante e naturale spesso usato nei tappeti arrotolabili da esterno. Offre un’estetica elegante e minimalista, oltre ad una buona tolleranza all’umidità, purché non sia costante. I tappeti in bambù sono dunque ideali per pavimentazioni dure come piastrelle o cemento grazie a queste caratteristiche:
- Offrono uno stile raffinato e naturale.
- Buona resistenza se mantenuti asciutti.
- Facili da pulire con un panno umido.
Trattandosi di una fibra naturale, è decisamente più delicata rispetto a quelle sintetiche il che vuol dire prestare attenzione all’umidità e alla necessità di riporre questo tappeto in un luogo protetto durante l’inverno. Con queste piccole accortezze sarà possibile avere un angolo relax dallo stile naturale e pulito per molto tempo.
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