L’isolamento del tetto dall’interno è un tipo di intervento che ottimizza il comfort termico di un’abitazione, consentendo anche un considerevole risparmio in termini energetici e dei costi in bolletta. La coibentazione del tetto, tuttavia, deve seguire regole tecniche specifiche per l’utilizzo di differenti materiali a seconda del tipo di abitazione oggetto di intervento e del risultato che si voglia raggiungere.

A tal proposito, è utile considerare la struttura dell’immobile che si ha intenzione di coibentare. L’isolamento può richiedere di intervenire in strutture dotate di mansarda, in cemento o in legno. Ecco, dunque, quali sono i fattori ai quali prestare attenzione, compresi i costi, per eseguire sul proprio immobile interventi di isolamento del tetto dall’interno.

Isolamento tetto dall’interno, perché farlo

Tra gli interventi edilizi da svolgere su un proprio immobile per migliorare il comfort termico e acustico, quello dell’isolamento di un tetto dall’interno rappresenta uno dei lavori di maggiore efficacia dal punto di vista del risparmio e dell’efficientamento energetico. Infatti, intervenendo con pannelli di coibentazione all’interno del tetto si realizza:  

  • una barriera alle rigide temperature invernali;  
  • un migliore riscaldamento dell’abitazione;  
  • l’ottimizzazione della climatizzazione durante i periodi dell’anno più caldi.

Questa tipologia di intervento, per quanto possa essere diffusa, richiede la necessità di prestare attenzione a specifiche regole e ad alcuni dettagli. In primis, se non si è davvero esperti di lavori di questo tipo, ci si dovrebbe astenere dallo svolgimento di interventi di isolamento del tetto dall’interno in modalità fai da te

Le tecniche e i materiali da utilizzare, la cura dei dettagli, l’attenzione a possibili problemi di umidità e muffa con l’installazione di una barriera al vapore – ovvero di una membrana impermeabilizzante per contrastare la condensa – sono fattori che consigliano di rivolgersi a ditte specializzate.

Lavori per realizzare l'isolamento del tetto dall'interno materiali

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Come isolare il tetto da dentro

Tuttavia, anche se si consiglia di procedere con il fai da te di un cappotto termico interno solo se si è davvero esperti in lavori di questo tipo, l’isolamento del tetto dall’interno rappresenta un intervento non particolarmente invasivo. Infatti, di norma si procede con l’installazione di pannelli di coibentazione, realizzati in differenti materiali da scegliere a seconda del risultato che si voglia ottenere. In questo modo, si può procedere agevolmente con l’isolamento del tetto già esistente.

A queste condizioni, per isolare il tetto si procede senza dover togliere le tegole esterne, con costi più contenuti rispetto ai casi di coibentazione del tetto dall’esterno. La lavorazione prevede l’installazione di pannelli isolanti da fissare al tetto dall’interno mediante specifiche staffe metalliche. Successivamente, si consiglia di rivestire l’intera struttura con del cartongesso o del legno. 

Al termine del lavoro, tuttavia, potrebbe risultare ridotto lo spazio disponibile al di sotto del tetto. La riduzione dipende dal volume iniziale nel sottotetto, dallo spessore dei pannelli e dallo stato della finitura in cartongesso o in legno. In definitiva, chi sceglie questo tipo di lavoro deve mettere in conto di dover rinunciare a una parte del soffitto e di dover realizzare anche dei rivestimenti interni in modo da migliorare l’estetica.

Per non ricorrere a interventi troppo invasivi, la scelta può ricadere sulla tecnica dell’insufflaggio. Si tratta di un intervento edilizio isolante, realizzato dall’interno ma anche dall’esterno del tetto, che consente di isolare sia intercapedini vuote che superfici piane. Rispetto alla coibentazione mediante pannelli, l’insufflaggio non comporta un incremento dello spessore complessivo delle murature. Ciò consente anche di mantenere una certa cura dell’immobile dal punto di vista estetico.

Qual è il miglior isolante termico per un tetto interno

Per la buona riuscita dell’intervento di coibentazione interna del tetto occorre considerare come fattore decisivo l’utilizzo di specifici materiali. La fibra di cellulosa, ricavata soprattutto dalla carta riciclata, è particolarmente indicata per realizzare la coibentazione del tetto mediante l’utilizzo di un materiale resistente ed economico. Inoltre, la fibra può essere immessa negli spazi dell’intercapedine per raggiungere un risultato ottimale.

In alternativa, si segnala la lana di vetro, ricavata in genere da sabbia unita a vetro riciclato. Il risultato, in termini di isolamento termico, si ottiene posizionando i pannelli (o i rotoli o i fiocchi di cui si compone la lana) nel sottotetto. Per aumentare le performance e il comfort di un sottotetto non abitato, può essere consigliabile utilizzare la lana di pecora. 

Se si punta alla sostenibilità ambientale, i materiali particolarmente indicati sono la canapa, la paglia o il sughero. Quest’ultimo materiale potrebbe risultare particolarmente utile per l’isolamento interno del tetto in legno, costruito con daghe laterali. La tipologia di intervento prevede la coibentazione di tutte le falde mediante l’uso di pannelli isolanti dello spessore di almeno 10 centimetri.

In genere si può usare anche la schiuma poliuretanica, da spruzzare negli strati da isolare, e il polistirene espanso, da usare in blocchi o pannelli. Infine, sul materiale da scegliere per l’isolamento del tetto nel caso in cui la struttura sia in cemento è utile tener presente che potrebbe risultare sufficiente la posa di un materiale isolante. 

Si può scegliere un materiale leggero e sintetico, come il polistirene espanso e il poliuretano. I materiali utilizzati devono essere “accoppiati” in modo da ottimizzare la funzione di riscaldamento e di impermeabilizzazione della struttura ottenuta.

Isolamento del tetto interno, come cambiare la mansarda

È importante tener presente di alcune regole che accompagnano l’esecuzione dei lavori. Durante l’intervento di isolamento interno del tetto potrebbe essere impossibile l’utilizzo della mansarda o del sottotetto.

Nel caso di isolamento interno del tetto a vista risulta quasi obbligata la scelta di realizzare delle finiture in cartongesso. Quest’ultimo intervento consente di ottenere anche dei rivestimenti e delle migliorie estetiche, da progettare in base ai propri gusti e alle proprie necessità, ma anche all’utilizzo che se ne farà dello spazio ricavato.

Ponti termici, come risolvere problemi di umidità e muffa

L’affidamento del lavoro a una ditta specializzata dovrebbe scongiurare il rischio della formazione dei ponti termici. Si tratta di zone di coibentazione del tetto dall’interno che non si presentano come isolate e che, pertanto, potrebbero minare il risultato finale dal punto di vista dell’efficientamento energetico. 

L’utilizzo della schiuma poliuretanica o di materiali come il sughero, la lana di vetro o la lana di roccia, consente di coprire le aree prive di isolamento e di evitare la dispersione del calore. Inoltre, questi materiali rappresentano un ottimo sigillante.

Un ulteriore rischio è quello di realizzare una struttura che, col tempo, darà problemi di muffa o di umidità. A tal proposito, si consiglia di utilizzare materiali come il polietilene o il sughero, mentre per la pittura si può scegliere una prodotto traspirante o antimuffa.

In definitiva, un buon lavoro di isolamento del tetto interno di un’abitazione si ottiene costruendo una struttura meccanica resistente in grado di assicurare la ventilazione meccanica controllata (VMC), l’impermeabilità, la traspirabilità e la resistenza nel tempo della struttura stessa. 

Il risultato finale deve consentire di ottenere l’efficientamento energetico auspicato, con un miglioramento delle condizioni di riscaldamento e di raffreddamento degli ambienti. Naturalmente un’attenzione particolare deve essere posta ai materiali utilizzati, anche dal punto di vista del rispetto delle normative e degli obiettivi ecologici.

Quanto costa isolare un tetto dall’interno?

L’isolamento del tetto interno ha un costo che dipende da molteplici fattori. Innanzitutto, dall’area da coibentare. Più i metri quadri aumentano, maggiore è l’esborso economico. Inoltre, ai fini della determinazione della spesa, devono essere considerate le modalità di realizzazione dell’intervento in base alla condizione del tetto, al tipo di materiale utilizzato per l’isolamento e al costo della manodopera. 

Infine, la realizzazione di un sottotetto abitabile, eventualmente da migliorare dal punto di vista estetico, ha un impatto sulla spesa rilevante rispetto a un sottotetto non abitabile. In linea di massima, il costo per l’isolamento del tetto può variare da un minimo di 25 a un massimo di 35 euro al metro quadro

Lavori per realizzare l'isolamento del tetto dall'interno

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