Perché il Piemonte si chiama così? La ragione è geografica

Il Piemonte è una delle regioni più popolate d’Italia, contando circa 4.250.000 abitanti, ma è anche la seconda regione per estensione, venendo superata solo dalla Sicilia. Al di là delle particolarità geografiche, il Piemonte ha avuto un ruolo centrale nella storia e nella cultura italiana, con Torino che ne ha assunto brevemente anche il ruolo di Capitale. Ma perché il Piemonte si chiama così? C’entra ovviamente la sua posizione geografica. 

Qual è l’origine del nome Piemonte?

Il nome Piemonte deriva dal latino “ad pedem montium“, che significa “ai piedi dei monti”. Questa espressione descrive accuratamente la posizione geografica della regione, situata proprio ai piedi delle Alpi, una delle catene montuose più imponenti d’Europa. È però solo dal XV secolo che il toponimo ha iniziato a indicare l’area attuale della regione. In epoche antiche, infatti, il nome Piemonte si riferiva in modo generico a una vasta area tra il Tanaro e le Alpi Cozie.

curiosità sul piemonte

Pixabay

Chi fondò il Piemonte? La sua storia in breve

Il Piemonte, abitato fin dai tempi preistorici, ha visto succedersi diverse dominazioni e popolazioni nel corso della storia. Dopo il ritiro dei ghiacciai in alta Val Padana, nel I millennio a.C. fu occupato da tribù celtiche e liguri, come i Taurini e i Salassi, prima di cadere sotto l’influenza romana con la fondazione di colonie come Eporedia (Ivrea) e Augusta Taurinorum (Torino). 

Dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente, la regione passò sotto il controllo di popolazioni germaniche, a partire da Odoacre, e successivamente dagli Ostrogoti. Riconquistata brevemente dai bizantini nel VI secolo, fu poi presa dai Longobardi e successivamente inclusa nel regno di Carlo Magno. Nei secoli successivi, il Piemonte fu caratterizzato da signorie locali e da una divisione amministrativa in contee e marche, che gradualmente si unificarono sotto i Savoia. Questo processo culminò nel XVIII secolo, dopo secoli di scontri e alleanze, con il contributo di comuni autonomi e potenti marchesati.

Nel XIX e XX secolo, il Piemonte si distinse come fulcro del Risorgimento e sede di importanti trasformazioni industriali e sociali, grazie alla piemontesizzazione dello Stato e all’influenza di figure come Camillo Benso di Cavour. L’industrializzazione trasformò profondamente la regione, attirando flussi migratori e stimolando cambiamenti sociali e culturali che rendono ancora oggi il Piemonte una delle principali regioni d’Italia.

perche il piemonte si chiama cosi

Freepik

Qual è la lingua che si parla in Piemonte?

La lingua principale parlata in Piemonte è ovviamente l’italiano, come nel resto del paese. Tuttavia, la regione vanta anche una varietà di dialetti e lingue minoritarie che riflettono la sua lunga storia e le influenze culturali.

Per esempio, c’è il piemontese, una lingua gallo-italica che ha un forte legame con il provenzale e il francese. Inoltre ci sono alcune zone del Piemonte dove si parla il francese, ma anche il francoprovenzale e l’occitano. Inoltre, in alcune valli alpine, si possono trovare comunità che parlano il walser, un dialetto tedesco portato dai coloni walser nel Medioevo.

Le province del Piemonte: ecco quali sono

Il Piemonte è quindi una regione molto differenziata al suo interno, sia per ragioni storiche che per motivi culturali. Questa differenziazione si può vedere anche tra i diversi capoluoghi, i quali sono:

  • Torino: capoluogo regionale, è famoso per la sua architettura elegante e il suo ruolo cruciale nella storia italiana, soprattutto in epoca risorgimentale. La città è anche ben nota per il Museo Egizio, uno dei più importanti al mondo, e per essere il cuore dell’industria automobilistica italiana.
  • Alessandria: situata nella parte sud-orientale della regione, Alessandria è nota per la sua fortezza, la Cittadella, una delle più grandi e meglio conservate in Europa. La provincia è anche famosa per i suoi vini e per le dolci colline del Monferrato.
  • Asti: celebre per il suo spumante, è una provincia che vanta una lunga tradizione vinicola. La città è conosciuta per il Palio di Asti, una delle corse di cavalli più antiche d’Italia.
palio piu antico d'italia

Laura Massarelli, CC BY-SA 4.0

Wikimedia commons

  • Biella: questa provincia è rinomata per l’industria tessile e le sue bellezze naturali, tra cui le alte montagne. I paesi che la circondano sono luoghi ideali per gli amanti della natura e delle escursioni.
  • Cuneo: la provincia più estesa del Piemonte, si estende tra le Alpi Marittime e le Langhe, famose per i tartufi e i vini pregiati come il Barolo.
  • Novara: situata tra il Piemonte e la Lombardia, il suo capoluogo è noto per la Basilica di San Gaudenzio con la sua imponente cupola.
  • Verbano-Cusio-Ossola: felicemente nota come provincia azzurra, questa zona è nota per ospitare il Lago Maggiore e le isole Borromee tra panorami spettacolari e giardini lussureggianti.
  • Vercelli: famosa per la produzione di riso, Vercelli è una delle principali aree risicole d’Europa. La città di Vercelli vanta una delle più antiche università d’Italia e un ricco patrimonio artistico.

Ogni capoluogo e ogni provincia del Piemonte ha quindi qualcosa di speciale da offrire. Senza, poi, parlare delle opportunità in ambito lavorativo, formativo e di trasporto, essendo la regione ben collegata con le altre città del Nord Italia e con la Francia. Se stai considerando di trasferirti, quindi, dai uno sguardo alle case in vendita o in affitto su idealista nella regione:

una vista di Pallanza, frazione del Comune di Verbania

Wikimedia Commons – Pymouss Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0

#

Comments are closed