In un periodo in cui è sempre più importante risparmiare energia elettrica, a beneficio sia dell’ambiente che delle proprie tasche, gli interruttori crepuscolari rappresentano una risorsa da non sottovalutare. Consentono, infatti, una gestione più responsabile dell’energia impiegata per illuminare gli ambienti esterni della propria abitazione (giardino, cortile, scale, vialetti o strade). Ecco cosa sapere sul funzionamento degli interruttori crepuscolari, incluse le caratteristiche che li contraddistinguono e i modelli ad oggi disponibili.
Cos’è e cosa si intende per interruttore crepuscolare
Per interruttore crepuscolare si intende comunemente un componente elettrico che va ad agire sull’attivazione e gestione di un dispositivo luminoso in base alla quantità di luce presente nell’ambiente esterno, in cui tale dispositivo si trova: l’aggettivo “crepuscolare” si riferisce proprio al momento in cui la luce del sole diminuisce a tal punto da far azionare i dispositivi di illuminazione artificiale, ossia al crepuscolo.
Si tratta di un sistema già ampiamente utilizzato per illuminare strade, giardini, vetrine e insegne dei negozi e scale o viali di ingresso di ospedali e altri edifici pubblici nelle ore notturne. Non di rado viene scelto come metodo di decorazione estiva del proprio giardino.

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Come funziona l’interruttore crepuscolare?
La componente principale su cui l’interruttore crepuscolare basa il suo funzionamento è una fotoresistenza, che consente al dispositivo di captare la quantità di luce ambientale presente nell’area circostante. Quando la fotoresistenza rileva che se la luminosità scende al di sotto di una soglia predeterminata, essa andrà a eccitare un apposito relè o un triac, chiudendo il circuito a cui è collegato il sistema di illuminazione che in questo modo si attiverà. Al contrario, quando la luminosità sarà risalita alla soglia impostata, il circuito verrà riaperto spegnendo il sistema di illuminazione.
Uno degli aspetti a cui è necessario prestare attenzione al momento dell’installazione di un interruttore crepuscolare è la quantità di dispositivi a esso collegati, nonché alla potenza necessaria per attivarli: è infatti importante evitare un sovraccarico di corrente sul relè di attuazione. All’occorrenza è possibile servirsi di un teleruttore, come già avviene per gestire l’illuminazione delle strade pubbliche a causa dell’elevato numero di lampade da accendere simultaneamente.
Che tipi e modelli di interruttori crepuscolari esistono
Sono disponibili sul mercato diverse tipologie di interruttore crepuscolare, generalmente da esterno, ognuna dotata di caratteristiche specifiche e realizzata con un grado più o meno alto di complessità in modo da consentire all’utente il massimo controllo sulle proprie fonti di luce. Abbiamo ad esempio:
- dei modelli che consentono di impostare l’illuminamento di riferimento (misurato in lux) tramite un apposito regolatore o trimmer, in modo tale che l’interruttore agisca in base a un determinato livello di oscurità; per l’illuminazione delle strade pubbliche è ad esempio impostata l’accensione anticipata di lampioni e luci rispetto al tramonto del sole.
- Dei modelli che prevedono l’impostazione di un ritardo per l’accensione o lo spegnimento delle fonti di luce.
- Dei modelli in cui la fotoresistenza terrà conto non solo della quantità di luce naturale ma anche della luce artificiale, mantenendo disattivato il circuito anche in presenza di quest’ultima.
- Dei modelli che consentono di programmare un orario preciso per l’accensione o lo spegnimento automatico delle luci, a prescindere dalle condizioni di illuminazione dell’ambiente in quello specifico orario.
Merita poi uno spazio a sé una tipologia ancora più precisa e sofisticata, ossia l’interruttore crepuscolare astronomico: questo particolare modello, a differenza di quelli appena elencati (definiti elettromeccanici per la presenza di relè integrati nel circuito) di cui rappresenta una versione più evoluta, riesce a calcolare il momento preciso in cui il sole tramonta o sorge in qualsiasi periodo dell’anno, impostando la latitudine e longitudine di partenza.
Una ulteriore distinzione per quanto riguarda gli interruttori crepuscolari è poi tra:
- Tipo da palo: interruttore crepuscolare esterno e dunque a tenuta stagna, da montare nelle vicinanze della fonte di luce da regolare;
- Tipo quadro: consiste in un modulo da inserire all’interno del quadro elettrico, collegato tramite un cavo alla sonda munita di fotoresistenza che invece andrà posizionata all’esterno.

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I vantaggi degli interruttori crepuscolari
Come già accennato, il principale vantaggio dell’installazione di un interruttore crepuscolare è quello di risparmiare energia: grazie a questi dispositivi è infatti possibile gestire in modo ottimale il funzionamento delle fonti luminose ed evitare che si attivino inutilmente quando la luce ambientale è ancora sufficiente.
Si tratta inoltre di un sistema estremamente comodo e pratico da utilizzare, che non necessita particolari interventi da parte dell’utente una volta programmate le proprie impostazioni preferite.
Quanto costa un interruttore crepuscolare?
Sono vari i costi da considerare per rifare un impianto elettrico e renderlo compatibile con questa tipologia di dispositivi. Il costo di un interruttore crepuscolare varia a seconda del modello selezionato, della classe energetica, della precisione e sensibilità dei sensori e del tipo di impostazioni che consente di selezionare per l’accensione o lo spegnimento delle luci.
In genere il prezzo può oscillare tra i 15 e i 200 euro dipende da cosa si sceglie, quindi se è sufficiente un semplice interruttore crepuscolare da esterno oppure se si necessita di modelli più complessi con impostazione del ritardo di accensione o spegnimento.
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